Le Leggende di Lupo Solitario. La saga ispirata ai librigame

ATTENZIONE: Il seguente articolo contiene alcuni spoiler sulla saga delle Leggende di Lupo Solitario.

Le Leggende di Lupo Solitario sono la trasposizione romanzata della saga di librigame dedicata alle avventure dell’ultimo Kai (o Ramas, per i più nostalgici). Di recente mi è capitato di recuperare l’ultimo volume, e quindi ho deciso di dedicare loro un articolo. Se non conoscete la fantastica serie di librigame su Lupo Solitario, qui potrete colmare la lacuna. Se invece avete già avuto a che fare con il Magnamund (questo è il nome del mondo immaginato da Joe Dever) e le sue meraviglie, proseguiamo insieme in questo piccolo tuffo nel passato.

Le Leggende sono state scritte alla fine degli anni Ottanta da Joe Dever (ideatore delle avventure di Lupo Solitario) e John Grant (Premio Hugo per The Encyclopedia of Fantasy). I primi episodi furono pubblicati per la prima volta in Italia nel 1991 dalla casa editrice E. Elle. In seguito, i due autori hanno deciso di rivedere i testi originali per adattarli a un pubblico più maturo. Il risultato sono i cinque volumi pubblicati da Armenia tra il 2003 e il 2006:

  • L’Ultimo dei Ramas (The Sommerswerd)
  • La Vendetta del Lupo (The Redemption of the Wolf)
  • Il Libro Sacro dei Ramas (The Book of Magnakai)
  • Il Labirinto della Paura (The Lorestone of Varetta e The Secret of Kazan-Oud)
  • Lo Scontro Finale (The Rotten Land e The Tellings)

Di seguito la quarta di copertina del primo libro:

In seguito al tradimento di uno dei maghi della Confraternita della Stella di Cristallo, le armate dei Signori delle Tenebre varcano i confini dell’ovest massacrando i cavalieri Ramas nel loro Monastero. Un solo uomo si sottrae alla strage: Lupo Silenzioso, che muterà il proprio nome in Lupo Solitario. Quest’ultimo dovrà attraversare le terre infestate dal male per raggiungere la capitale, Holmgard, e rivelare la tremenda minaccia che incombe. Giunto sul posto, verrà incaricato di recuperare la Spada del Sole, l’arma in grado di distruggere i Signori delle Tenebre. Al fianco del giovane si schierano una fanciulla di nome Alyss e il giovane mago Banedon.

Le Leggende – in origine composte di dodici episodi – seguono le vicende di Lupo Solitario fino all’ottavo librogame, La Giungla degli Orrori. Questo sta a significare che in realtà i romanzi non hanno una conclusione: malgrado infatti il titolo italiano dell’ultimo volume prometta uno scontro finale, di scontri finali non c’è nemmeno l’ombra. Ciò che segue The Rotten Land è solo The Tellings, ovvero una piccola raccolta di racconti che ha come protagonisti alcuni personaggi secondari.

Cosa cambia dai librigame ai romanzi?

Un elemento che differenzia i romanzi dai librigame è senza dubbio lo sviluppo dei personaggi, a cominciare da Lupo Solitario che da semplice alter ego del giocatore diventa un protagonista con un proprio passato e una propria indole. Ritroviamo vecchie conoscenze, ma anche figure di contorno e nuovi arrivi. Tra quest’ultimi, sicuramente Alyss è il personaggio di maggiore importanza: si tratta di una divinità minore impegnata a barcamenarsi nel perpetuo scontro tra le forze del bene (rappresentate dagli dei Ishir e Kai) e quelle del male (rapprensentate da Naar) nel tentativo di aiutare gli esseri umani.

Altro elemento importante è costituito dalle molte informazioni che ci vengono fornite su quella che si potrebbe chiamare la lore del mondo di Lupo Solitario. In un librogame, infatti, è più difficile che trovino spazio approfondimenti sulla storia e sulle divinità del Magnamund, senza che questi rallentino eccessivamente il ritmo dell’avventura.

…e cosa rimane immutato?

La varietà delle ambientazioni è una caratteristica che rende il Magnamund molto più interessante di molti mondi fantasy ben più noti. I cinque volumi attraversano il Sommerlund, le Terre Selvagge, Durenor, le terre ghiacciate di Kalte, la desertica Vassagonia, le Terre Tormentate, Dessi e le giungle della Telestria.

L’azione e i combattimenti contro le orde mostruose al servizio dei Signori delle Tenebre sono una peculiarità della narrazione. Se pensate che il nostro protagonista sia al sicuro dalle instant death perché non si trova in un librogame, ebbene vi sbagliate. Lupo Solitario le prende di santa ragione e alle volte schiatta pure.

Ultime considerazioni

In generale conservo un buon ricordo di questa saga; anche l’ultimo libro, che ho finito di leggere da poco, mi ha abbastanza divertito. Se devo trovare un libro più debole degli altri, direi che Il Labirinto della Paura mi è sembrato a tratti noioso, ma non tanto da interrompere la lettura. Consiglierei la saga a chi già conosce e ama i librigame e vuole saperne di più sul mondo di Lupo Solitario. Purtroppo il fatto di essere incompiuta ne pregiudica la diffusione a un pubblico più vasto.

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