Corto Maltese. La vita è un viaggio

<<Quando ero bambino mi accorsi che non avevo la linea della fortuna sulla mano e allora presi il rasoio di mio padre e ZAC… me ne feci una come volevo>>.

Corto Maltese

Come si poteva cominciare un articolo su Corto Maltese senza interpellarlo direttamente? Comunque, Corto, questo problema l’ho avuto anch’io: basta piegare un attimino la mano verso l’interno. Il tetano anche no…

Chi è Corto Maltese?

Uno spirito libero, un avventuriero, un marinaio. Ironico, sfrontato, evanescente come i tesori per cui parte all’avventura, Corto Maltese è un personaggio perennemente in viaggio che detesta l’autorità ma non tradisce mai un amico, per quanto pessimo questo possa essere (prendiamo un Rasputin a caso?). Riconoscerlo è piuttosto semplice: sguardo acuto, aria canzonatoria, lunghe basette e, soprattutto, è un combattente che veste alla marinara!

Quasi più famoso all’estero che in Italia, Corto è anche lo specchio delle esperienze e delle passioni del suo creatore, Hugo Pratt, un veneziano in cerca della sua isola del tesoro, che ha avuto una vita che dire avventurosa è dir poco. E la migliore biografia di questo autore sono forse proprio le avventure del suo personaggio più celebre (ma di biografie ce ne sono, e ne parleremo).

In giro per il mondo

Le avventure di Corto Maltese si svolgono nei luoghi più disparati: Africa, Medio Oriente, Sudamerica, ma anche Irlanda, Siberia, le isole del Pacifico, senza tuttavia dimenticarsi dell’amata Venezia. Le tavole di Pratt ritraggono culture lontanissime tra loro, proprio come i compagni di viaggio che si susseguono di volta in volta, tra cui spiccano Bocca Dorata, Jeremiah Steiner, Venexiana Stevenson e il già citato Rasputin. Durante i suoi viaggi, Corto Maltese avrà anche modo di incontrare personalità del calibro di Jack London e il Barone Rosso.

Tra tutte le storie sul marinaio giramondo, devo dire che la mia preferita è Mū la città perduta, l’ultima realizzata da Hugo Pratt. Che sequenza onirica quella dei volti monolitici dell’Isola di Pasqua che parlano!!

So cosa state pensando, ma no, non dicono <<Scemo scemo dammi gomma gomma>>

Una ballata del mare salato (1967)

La prima avventura di Corto disegnata da Pratt. E come poteva essere la prima apparizione del nostro antieroe? Ovviamente epica: lo troviamo, infatti, abbandonato in mare legato ad una zattera, e (ciliegina sulla torta) ripescato da un compiaciuto Rasputin che non perde l’occasione per sfotterlo. Di seguito ho inserito il sunto della trama:

“All’alba della Prima guerra mondiale, al largo delle acque melanesiane nel Pacifico del Sud, un catamarano salva dalle onde un uomo legato a una zattera. Il salvatore, incredibile a dirsi, è il pirata pazzo Rasputin; il naufrago, ridotto in questo stato dall’ammutinamento del proprio equipaggio, è Corto Maltese. L’Oceano ha portato a bordo anche i giovani Cain e Pandora Groovesnore, che i pirati coinvolgeranno nella più indimenticabile delle avventure di mare, fatta di cannoniere tedesche, isole misteriose e popolazioni cannibali. Ma anche, e soprattutto, di onore e di amicizia”.

Edizioni

Esistono più edizioni (tutte edite da Rizzoli Lizard) delle opere dedicate a Corto. Ecco un piccolo elenco per meglio districarsi tra di esse:

  1. L’edizione vecchia: del 2009, è riconoscibile dalla fascetta laterale grigia in copertina. Presenta le tavole in bianco e nero. Personalmente la preferivo, visto che mi piace concentrarmi sul tratto di Pratt, ma purtroppo è difficile da reperire.
  2. L’integrale: edizione con copertina rigida dotata di cofanetto, con l’immagine di Corto che appare sulle costine dei volumi quando sono affiancati. A parte questo, non contiene contenuti inediti, e anche qui le tavole sono in bianco e nero.
  3. Il formato gigante: volumi con copertina rigida di grandi dimensioni, di solito a colori. Un po’ scomode ma ottime per ammirare le tavole.
  4. L’edizione tascabile: l’ultima arrivata – e quindi la più facile da trovare. Oltre che per il piccolo formato, si distingue per essere a colori.

Cataloghi delle mostre

Una delle cose più belle da poter ammirare per quanto riguarda il nostro avventuriero sono sicuramente i favolosi acquerelli di Hugo Pratt. Il modo migliore per poterli contemplare in tutta la loro bellezza sarebbe partecipare ad una delle innumerevoli mostre che si svolgono sia in Italia che all’estero. Se però desiderate guardarle in tutta calma a casa vostra, esistono diversi volumi-cataloghi da poter acquistare in libreria. Ecco i migliori due secondo me:

Hugo Pratt e Corto Maltese. 50 anni di viaggi nel mito

Un bel volumone uscito per la mostra di Bologna, che celebrava l’anniversario dei 50 anni dalla nascita di Corto. Ricco di tavole e acquerelli imperdibili. Molto significativa la citazione sul retro di copertina:

<<Quando parto per un viaggio non so quello che troverò, ma cerco sempre qualcosa e infallibilmente la trovo>>.

Ugo Pratt – Linee d’Orizzonte

Volume di dimensioni più ridotte ma molto più spesso. Il testo sotto dice tutto:

“Pubblicato in occasione della mostra al musée des Confluences, il catalogo è un percorso nell’opera di Pratt, tra tavole originali, inediti, materiali d’archivio e fotografie, per ricostruire le «linee d’orizzonte» di un panorama che unisce le culture del mondo intero”.

La serie animata

Realizzata da una coproduzione italo-francese agli inizi degli anni 2000, ripercorre molte delle storie di Pratt. In certi casi (Una ballata del mare salato, Tropico del Capricorno, Corte Sconta detta Arcana) gli episodi sono stati uniti per creare veri e propri film. Alcune parti dei fumetti non sono state trasposte e la qualità secondo me ne ha risentito, però sentire Corto parlare con la voce di Luca Ward è qualcosa di eccezionale.

Libri

Ci sono molti libri interessanti dedicati a Hugo Pratt, alle sue storie e ai suoi viaggi. Eccone una selezione:

Avevo un appuntamento. In viaggio con l’autore di Corto Maltese di Hugo Pratt (Solferino)

Un diario di viaggio per meglio approfondire l’influenza delle grandi personalità della letteratura e del cinema sull’immaginazione dell’autore veneziano.

“Da Rapa Nui alla Nuova Irlanda, il diario di viaggio di Hugo Pratt, che con stupore e meraviglia attraversa i luoghi dei suoi sogni, nati dalle pagine di R.L. Stevenson, Conrad, Melville, Jack London, Somerset Maugham, ma anche dal grande schermo nei volti di Clark Gable, Marlon Brando, indimenticabili ammutinati del Bounty. Ed ecco che le emozioni letterarie e cinematografiche spingono Pratt sulle tracce di quel suo sogno fatto di parole e di immagini: oltre duecento illustrazioni del maestro di Malamocco, infatti, rendono ancora più vivida la sua grande forza narrativa”.

Aspettando Corto di Hugo Pratt (Rizzoli)

Un’autobiografia che ne mette in risalto il carattere decisamente peculiare.

“È il 1970 quando in Francia, sul settimanale «Pif Gadget», fa la sua comparsa Corto Maltese, destinato a diventare uno degli antieroi più famosi del fumetto italiano e non solo. L’anno dopo esce la prima e unica autobiografia del suo creatore, Hugo Pratt. Dall’infanzia in Africa alla giovinezza a Venezia. E poi gli inizi come disegnatore, l’Argentina, l’Inghilterra, le molte donne e gli amici. Pratt prima di Corto e del successo internazionale. “Aspettando Corto” è un’autobiografia insolita. Raccontati con il ritmo della finzione letteraria, i ricordi sono modellati per rendere straordinario ciò che si legge. Pratt si ricorda bambino e […] ben più consapevole degli adulti che lo circondano. […] Pratt si diverte a raccontare; sembra quasi volersi congratulare con se stesso per aver saputo succhiare la vita fino al midollo. È un Pratt malizioso e disinibito, vitale e riflessivo. […] Come dice lui stesso: «Allora ancora non sapevo che lo spettacolo del mondo stava diventando il mio archivio vivo di disegnatore. Avevo tredici anni!»”.

La vita è un segno. Storia di Hugo Pratt e delle sue avventure di Thomas Thierry (Rizzoli Lizard)

Un libro che ripercorre la vita di Pratt seguendo il punto di vista di un uomo a lui molto vicino.

“«Se voglio comprendere Hugo, devo sognarlo» dice Thierry Thomas lanciandosi nell’impresa di raccontare la vita di un maestro del fumetto, che per lui è stato un vero e proprio mentore. Prima di conoscere personalmente Pratt, Thomas ha incontrato […] il suo antieroe per eccellenza: Corto Maltese. Il marinaio, infatti, era sbarcato in Francia nel 1970, […] quando la spinta del Maggio ’68 stava ancora rivoluzionando la cultura ufficiale. Immaginate cosa può voler dire essere un adolescente e ritrovarsi per le mani un fumetto in cui il protagonista non è un cavaliere senza macchia e i suoi nemici hanno delle valide ragioni per detestarlo. Nel mondo di Corto, come in quello di Pratt, nessuno è escluso e tutto coesiste: azione e distacco, amore e voglia di sfuggire, utopia e pragmatismo. Thomas segue le tracce del maestro usando l’evoluzione del suo segno grafico come una bussola per orientarsi […]. Il risultato è un saggio romantico, riccamente illustrato, nel quale i ricordi personali dell’autore e la vita di Pratt si legano magneticamente, senza soluzione di continuità”.

Corto Sconto. La guida di Corto Maltese alla Venezia nascosta di Hugo Pratt, Guido Fuga, Lele Vianello (Rizzoli Lizard)

Consigliata se amate Corto e Venezia… ma anche le guide bizzarre.

“Segreti, leggende, magia: ogni angolo, ogni pietra, ogni portone di Venezia canta al visitatore la ricchezza della propria storia. […] “Corto Sconto” invita i viaggiatori più avventurosi a esplorare i segreti veneziani seguendo sette originali itinerari, ampiamente illustrati e ricchi di consigli pratici. Corto Sconto non è una semplice guida turistica, ma il modo migliore per perdersi e ritrovarsi nei luoghi più seducenti della città di Corto Maltese”.

Orfani d’autore

Approfitterò di questo paragrafo per trattare di un tema alquanto spinoso, che di recente suscita reazioni fortemente emotive. Quest’anno, infatti, è venuto a mancare il grande Kentaro Miura, autore di Berserk, manga la cui lunghissima – è cominciata nel 1989 – serializzazione è stata piuttosto travagliata. Una tale situazione, oltre ovviamente al cordoglio per la perdita di un uomo e di un grande artista, suscita incertezze per quanto riguarda il trattamento dell’opera rimasta orfana.

C’è da dire che c’è una notevole differenza tra lo stato dell’arte di Corto Maltese e quello di Berserk: nel caso di quest’ultimo si tratta non sono del riutilizzo di un personaggio, ma di dover decidere se dare un finale a una storia lunga decenni oppure lasciarla incompiuta. Qual è il modo migliore di onorare la memoria dell’autore venuto a mancare?

Io credo che non esista una risposta giusta. Certo è che un personaggio o una storia, una volta che entrano nell’immaginario collettivo, inevitabilmente diventano patrimonio comune e oggetto di continua rielaborazione. Abbiamo molti esempi con implicazioni variabili da caso a caso: il Thor della Marvel è rispettoso dell’antica religione norrena? La Divina Commedia può essere illustrata da qualcuno che non sia Gustave Doré? La saga di Metal Gear Solid può continuare senza Kojima? Corto Maltese può apparire in nuove storie che non siano quelle pensate da Hugo Pratt? Questa è solo la punta dell’iceberg, ma scommetto che anche solo con queste poche domande qualcuno di voi avrà già cominciato ad affilare le mannaie (sia vere che verbali)!

Quello che intendo dire è che ci sono storie e personaggi talmente forti, talmente profondi, che non smetteremo mai di volerli rivivere, e che resteranno nella cultura popolare per molto, molto tempo.

Tornando a Corto, possiamo dire che il fatto che i nuovi autori che hanno deciso di riutilizzarlo siano stranieri (Juan Díaz Canales, Rubén Pellejero, Bastien Vivès, Martin Quenehen) è indice di un successo internazionale che non percepiamo granché qui in Italia, ma che esiste ed è sicuramente meritato.

Se vi piace Corto Maltese e volete approfondirne la conoscenza, vi consiglio di dare un’occhiata al sito cortomaltese.com.

Non mi piace l’allineamento a sinistra, quindi sto facendo a botte con WP per giustificare il testo. Abbiate pazienza.

2 pensieri riguardo “Corto Maltese. La vita è un viaggio

  1. Grazie! La tesi mi sta prendendo molto tempo, ma non vedevo l’ora di tornare a scrivere per il blog!
    Hai ragione. Io spero che i buoni incassi dei manga in Italia facciano da traino anche per il fumetto italiano. Chissà!

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